Genere Amanita sezione vaginatae
Le Amanita della sezione vaginatae comprendono i funghi del genere Amanita, quindi con sporoforo a lamelle libere, leucosporei, che presentano le seguenti caratteristiche macroscopiche:
carne bianca con odore e sapore insignificanti
velo generale membranoso o submembranoso
gambo non bulboso e spesso decorato
assenza di anello
orlo del cappello striato per un buon terzo della superfice
superfice pileica liscia a volte con residui velari a placche, solo in alcuni rari casi si presentano resti fioccosi
volva sempre presente membranacea e inguainante eccetto alcune eccezioni
In passato questi funghi sono stati catalogati come amanitopsis, ma la moderna classificazione li vede raggruppati sotto la sezione vaginatae.
Il capostipide del gruppo è appunto Amanita vaginata che si presenta con taglia medio piccola, colore grigio cenere, aspetto slanciato e gracile senza particolari segni distintivi, cappello solitamente liscio senza residui velari, gambo liscio assottigliato verso l'alto, volva inguainante membranosa e alta con bordo sottile, carne fragile bianca e inodore. E' un fungo molto comune che cresce in tutti gli ambienti sia in primavera che in autunno.
La sezione vaginatae ha al suo interno un cospicuo numero di esemplari, alcuni distinguibili macroscopicamente da vistosi particolari, altri si possono identificare soltanto grazie all'utilizzo della microscopia.
Per citarne alcuni appartengono a questa sezione:
Amanita avellana
Amanita badia
Amanita fulva
Amanita crocea
Amanita spadicea
Amanita ochraceomaculata
Amanita dryophila
Amanita beckeri
Amanita lividopallescens
Amanita magnivolvata
Amanita mairei
Amanita umbrinoleuta
Amanita battarrae
Amanita submembranacea
Amanita lactea
Amanita nivalis
Amanita ceciliae
Amanita friabilis
Amanita basiana
Sono funghi che non hanno elementi tossici stabili e quindi possono essere consumati soltanto dopo prolungata cottura, anche se per l'assenza di sapori particolari, per l'esigua entità della carne e le possibilità di confusione con le Amanita tossiche e mortali se ne sconsiglia l'utilizzo alimentare.